Da tempo si parla di attività funzionali in relazione all’allenamento.
Nel palinsesto dei centri fitness e delle sale personal fanno da padrone metodologie di allenamento di diversa natura, ma per lo più con un cliché simile, ovvero creare atleti di alto profilo.
Forse sarebbe meglio soffermarsi a fare qualche valutazione più profonda
Quanti sono gli atleti d’élite che gravitano all’interno delle strutture?
Quanti sono atleti professionisti?
E invece quante sono le persone che necessitano di riassettare/resettare le loro postura o il loro stile di vita?
Perché non rieducare l’aspetto motorio dei nostri clienti?

L’uomo è stato “disegnato” per svolgere delle funzioni che funzionano appunto se nelle tappe evolutive prima, e nel mantenimento dopo, vengono rispettate.
I nostri antenati per vivere dovevano correre, saltare, atterrare, arrampicarsi, nascondersi, lanciare, afferrare, rotolare, strisciare, andare in quadrupedia.
La società moderna invece ci porta piano piano a perdere queste capacità, ed è per questo che l’utente si rivolge a professionisti per ritrovare uno stato di benessere.
La via corretta è quindi recuperare quel bagaglio motorio che fa parte della nostra evoluzione.

Vibram ancora una volta, dopo aver realizzato la prima suola di gomma vulcanizzata, crede nella possibilità di dare alla società uno strumento capace di supportare l’evoluzione dell’individuo con un prodotto chiamato Vibram Fivefingers.
Le calzature classiche creano dei vincoli di tipo sensoriale/cinestesico e anatomo funzionale che quotidianamente possono causare diversi disturbi che col passare del tempo potrebbero trasformarsi in qualcosa di più fastidioso

Vibram fivefingers è a tutti gli effetti una calzatura che permette al piede di tornare a muoversi in maniera naturale, molto importante per rispettare gli aspetti considerati prima. http://www.vibramfivefingers.it

Sono quattro i punti che il Vibram Fivefingers training propone per riappropriarsi della propria motricità:

1) familiarità (campo visivo)
Ti sei accorto che i tuoi piedi hanno 5 dita cada uno?
Hai visto che sono diversi tra di loro?
Che forma hanno?
Te Li sei toccati?
2) consapevolezza (campo sensoriale)
Senti con i piedi ?
Riconosci le differenze tra le superfici?
Liscio-ruvido, spesso-sottile, duro-morbido, freddo-caldo.
Come codifichi queste informazioni?
Come le vivi?

3) funzionalità (campo motorio)
Credi di riuscire a muovere i tuoi piedi in tutti i modi possibili?
Il quinto dito (mignolo), è vivo? Si muove come vuoi tu?
Riesci a camminare sull’interno dei piedi senza sembrare un papero?
Cosa succede quando stacchi un piede da terra?

4) utilizzo
Adesso puoi provare a muoverti anche solo a camminare e facendolo, tieni presente i tre punti di prima, quindi guarda i tuoi piedi mentre si muovono, prova ad ascoltarli, prova a far fare loro ciò che vuoi tu e non ciò che vogliono loro.

Tutto questo sembrerebbe molto scontato, ma se consideriamo che i nostri piedi sono la parte del nostro corpo con il maggior numero di ossa, muscoli, tendini, recettori del nostro corpo, forse queste riflessioni cominciano a prendere forma.
Quanto fino ad oggi abbiamo pensato fosse possibili far fare ai nostri piedi, quanto li abbiamo tenuti dentro delle scatole chiuse?
Immaginatevi se fin da piccoli ci avessero messo dei guanti senza dita, oggi come muoveremmo le nostre mani?
Nella motricità quanto sono importanti i nostri piedi?
Ci abbiamo mai pensato?
Forse è il momento di farlo, forse tornare alle nostre origini è la via giusta, forse tornare alla nostra natura e’ ancora la via giusta.

Senza estremizzare questa situazione, ma solo ragionando su quali sono i nostri limiti e dove invece possiamo non perderci con l’evoluzione, proviamo quotidianamente a riappropriarci di ciò che è nostro.
Viviamo la nostra quotidianità ma senza stare troppo seduti, perché per sopravvivere bisogna sapersi muovere.

Buona vita
Sergio Rossato
Fitness Manager